Elisir di Primavera

14 gen 2010 | conserve | Scrivi un commento

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E’ un pezzo che non scrivo più, ma purtroppo il gestore della mia linea ADSL  non è stato, diciamo, molto “garbato”…. e mi ha lasciato per quattro mesi senza, finchè, stufa, ho deciso di cambiarlo…

ecco qua, un bel vaso di elisir di primavera

servono:

  • frutti di stagione
  • alcool a 60°
  • grappa

si comincia con i frutti primaverili

in un vaso capiente (poi, dipende da quanto prodotto finito ci interessa ottenere..) si mette la frutta a strati (ciliege, amarene, albicocche, fragole, pesche, susine, pere, uva etc..), la frutta piccola intera, la frutta grande a pezzi non troppo piccoli lasciando la buccia, si cosparge ogni strato con un po’ di zucchero, si aggiungono pochi chiodi di garofano e si copre il tutto con alcool

si finisce con l’uva a fine estate, si lascia riposare per un mesetto prima di aggiungere un po’ di grappa

è utilizzabile sia la frutta, da sola o servita con il gelato,  che il liquore


torta di porri

12 gen 2010 | antipasti | Scrivi un commento

ottima, anche se un po’ calorica.. ma ogni tanto!

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sono necessari:

  • pasta brisée (vedi ricetta)
  • 1 kg di porri
  • 1/5 di panna fresca
  • 2 - 3 cucchiaiate di parmigiano
  • 4 uova
  • poco burro e poco olio

preparare la pasta brisée e farla riposare in frigo

cuocere, a fiamma dolce, con poco burro e un paio di cucchiai d’olio,  i porri affettati sottilmente, salarli, peparli  quindi  farli intiepidire

sbattere poco poco le 4 uova, unire il parmigiano, i porri ormai tiepidi e la panna

togliere dal frigo la pasta brisée, batterla con il matterello per farla un poco ammorbidire, poi stenderla direttamente su carta forno in una sfoglia piuttosto sottile, sistemarla con tutta la carta in una teglia (meglio se a cerniera, sarà + facile sfornarla), ritagliare l’eccedenza (servirà per fare dei decori  sulla superficie della torta), bucherellarla con i rebbi di una forchetta, poi versarci il composto di porri livellandolo

ripiegare sul ripieno i bordi dalla crostata e con la pasta avanzata modellare qualche decoro da poggiare sulla torta  (parole, figurine ritagliate con le formine per biscotti, o semplicemente delle strisce… insomma quello che vi pare!)

infornare a 180/200° per 50′ circa

torta di funghi

12 gen 2010 | antipasti | Scrivi un commento

ed ecco la torta di funghi che  ho preparato per il pranzo di natale

100_1593preparare:

  • pasta brisée (vedi ricetta)
  • 250 g di funghi coltivati
  • uno spicchietto di cipolla e uno spicchio d’aglio
  • poca marsala secca
  • 2 - 3 cucchiai di parmigiano
  • besciamella fatta con 30 g di burro, 30 g di farina + 200 g di latte
  • 200 g di panna liquida

preparare la pasta brisée e metterla a riposare in frigo

far rosolare dolcemente con poco burro la cipolla e l’aglio tritati, unire i funghi affettati sottili e portare a cottura unendo verso la fine un po’ di marsala, aggiungere la panna e la besciamella e tenere ancora un attimo sul fuoco

mentre il ripieno della torta intiepidisce, stendere su carta forno in una sfoglia sottile la pasta brisée e posizionarla in una teglia, meglio se a cerniera, e bucherellarla con i rebbi di una forchetta, quindi aggiungere ai funghi un paio di cucchiaiate di parmigiano, mescolare bene e stendere l’impasto sulla pasta brisée

ripiegare sul ripieno i bordi della pasta, spargervi sopra un altro cucchiaio di parmigiano e, con i ritagli di pasta avanzati, decorare a piacere la crostata

cuocere a 180/200° per circa 50′

pasta brisée

12 gen 2010 | impasti di base | Scrivi un commento

è una pasta base per torte salate, almeno questo è l’uso che ne faccio io

ovviamente scrivo la ricetta che ormai uso da tempo, semplice e veloce (ed anche buona!):

  • 250 g di farina 00
  • 150 g di burro (a temperatura ambiente)
  • sale
  • poca acqua ghiacciata

in una ciotola fare la solita fontana con la farina, unire un mezzo cucchiaino di sale, porre al centro il burro morbido e, con una forchetta (almeno io faccio così) intridere il burro con la farina fino ad ottenere delle grosse briciolone, aggiungere ora due o tre cucchiaiate di acqua ghiacciata ed impastare velocemente aggiungendo altra acqua, se necessaria (praticamente l’acqua deve essere il collante delle briciolone di farina e burro)

è necessario manipolare l’impasto il meno possibile per evitare di sciogliere il burro con il calore delle mani

avvolgere la palla di pasta in pellicola e farla riposare per almeno mezz’ora in frigo

al momento di usarla, stenderla in una sfoglia sottile e ricordarsi di punzecchiarla con i rebbi di una forchetta prima di versarvi il ripieno

cheese cake

02 ott 2009 | dessert, dolci | 2 commenti

allora! posso tornare finalmente a  scrivere qualcosa sul mio blog  perchè sono (momentaneamente!!) a casa a Firenze
al mare, dove per lo più abito, da tre mesi non ho telefono funzionante e da un mese nemmeno l’ADSL..
ed è una cosa  vergognosa!! indubbiamente il gestore fa veramente schifo!

cmq ecco l’ultimo cheese cake che ho fatto per l’innaugurazione del nuovo studio KMZERO

  • 4 uova intere
  • 180 g di zucchero
  • 4 cucchiaiate di farina
  • sale
  • 500 g di formaggio molle (philadelphia, mascarpone…)
  • 250 g di biscotti secchi
  • un vasetto di marmellata di fragole
  • 120 g di burro
  • il succo e la buccia grattugiata di un limone
  • un po’ di cointreau
  • 1/5 di panna liquida

per prima cosa sbriciolare i biscotti, mescolarli al burro fuso e sistemare questo composto sul fondo di uno stampo con cerniera foderato con carta forno bagnata e strizzata, comprimerlo bene e porre lo stampo in frigo a consolidare

montare i tuorli con metà zucchero, unire il formaggio cui sarà stata incorporata la panna liquida, quindi la buccia e il succo del limone ed un pochino di liquore (io, questa volta, ho utilizzato la mia crema di limoncello)

montare gli albumi con il restante zucchero e  poco  sale fino a che diventa sodo e traslucido, incorporarli al resto con movimenti dal basso verso l’alto per non smontarli ed in ultimo unire la farina setacciandola

spalmare sulla base dei biscotti un pochina di marmellata, quindi il composto di formaggio

infornare a 170/180° per un’oretta abbondante e lasciare il dolce ancora in forno per una mezz’ora (dopo una decina di minuti succhiudere lo sportello)

una volta freddo spalmarlo con un leggerissimo strato di marmellata e, volendo, decorarlo con ghirigori di ghiaccia bianca

stoccafisso all’elbana

06 ago 2009 | pesce | 1 Commento

Ecco il necessario per 3/4 persone

  • kg 1,300 di stoccafisso bagnato
  • una manciatina di olive nere denocciolate
  • g 30/40 di pinoli
  • un pugnetto di prezzemolo
  • 2/3 spicchi d’aglio
  • una cipolla piccola
  • un po’ di peperoncino
  • un bicchiere di vino bianco
  • ½ tubetto di concentrato
  • ¼ di bottiglia di passato di pomodoro
  • ½ bicchiere d’olio extra vergine d’oliva
  • 4/5 patate medie

Sciacquare bene e a lungo sotto l’acqua corrente il pesce, togliere la pelle e sfilettarlo, quindi metterlo nel tegame con l’olio e far rosolare un po’
salare , versare il vino e far evaporare
ora aggiungere gli odori tritati e far insaporire ancora, aggiungere il concentrato, far insaporire, unire anche  il passato e far andare
dopo una mezz’oretta unire le patate fatte a cubetti piuttosto piccoli e una ventina di minuti prima di spengere aggiungere le olive ed i pinoli ( in tutto ci vorranno circa un paio d’ore, e cmq dipende dal tipo di stoccafisso!)

cacciucco all’isolana

02 ago 2009 | pesce | Scrivi un commento

Procurarsi del pesce freschissimo (importante, per questa zuppa, la presenza, fra gli altri pesci, di almeno uno scorfano)

rosolare leggermente  una bella manciata di prezzemolo tritato con 2/3 spicchi d’aglio,  un pezzetto di cipolla e un paio di zenzeri
unire il ciuffo tritato di un totano o di una seppia (o di più di uno..)e il resto del pesce fatto a pezzetti piuttosto piccoli (ma non minuscoli)
insaporire ancora un po’, poi sfumare con mezzo bicchiere di vino bianco,
unire 200 g circa di pomodori freschi a pezzi (io ho messo un barattolo di pomodori dell’orto tritati con il minipimer) e cuocere per una decina di minuti
a questo punto mettere nel tegame anche il polpo tagliato a pezzetti
aggiungere mezzo tubo abbondante di conserva di pomodoro e far cuocere, unendo via via dell’acqua
dopo una mezz’ora unire le cozze (che avremo fatto aprire e in parte sgusciate completamente e in parte lasciate con una sola valva) e via via usare l’acqua delle cozze filtrata per allungare il sugo
ancora una mezz’ora, poi unire i pesci e portare a cottura (per i pesci che avevo io è bastato un quarto d’ora)
al momento di andare in tavola, scaldare il tutto, poi togliere i pesci e, se troppo ristretto, allungare un po’ il sughetto che poi verrà versato su fette di pane casereccio tostato e, a piacere, agliato

per fare questa zuppa avevo:

  • una seppia bella grossa (cica 300g)
  • un polpo medio (circa 300g)
  • 1 kg di cozze
  • 3 scorfani grossi (circa 200g ciascuno)
  • 1 pesce prete bello grosso (circa 500g) (l’ho infatti diviso in due per cuocerlo)
  • 200g di pomodori
  • un tubo di conserva di pomodoro
  • odori (aglio, prezzemolo, zenzero)
  • una cipolla
  • vino bianco fermo

Il quantitativo era adatto a 4/5 persone, quindi per quantitativi diversi regolatevi di conseguenza!

gurguglione

28 lug 2009 | contorno | Scrivi un commento

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questo è un contorno tipico di queste parti che si fa in estate, quando l’orto abbonda di ortaggi

servono:

cipolle fresche, aglio, zucchine, melanzane, peperoni (vanno benissimo anche i peperoncini friggitelli), pomodori, patate  e abbondante basilico

si tagliano le verdure a piccoli pezzi ( le patate a spicchietti, le zucchine a bastoncini e il resto come vi pare), si mettono quindi in una padella capiente in cui avremo messo dell’olio extra vergine di oliva partendo dalle cipolle e gli spicchi d’aglio affettati, quindi le patate etc. lasciando per ultime le zucchine e i pomodori,  si aggiunge sale e peperoncino in polvere e si fanno cuocere a fiamma dolce coperte per un po’, una ventina di minuti , più o meno,  dipende da come avremo fatto grossi i pezzetti

quando la cottura è a buon punto si unisce alle verdure abbondante basilico spezzettato con le mani, si assaggia e si aggiusta di sale e peperoncino e si prosegue a  padella scoperta per far asciugare il sughetto

è buono anche freddo oppure lo possiamo servire su crostoni di pane tostato (è + buono se preparato in anticipo, la mattina per la cena, o la sera per il pranzo dell’indomani)

è un contorno di facile e di veloce realizzazione ed è anche dietetico se fatto con poco olio

buon appetito!

il pane cotto in forno a legna (ovviamente con pm!)

12 lug 2009 | esperimenti falliti | 3 commenti

Non è certo una ricetta quella che descrivo, è solo un esperimento fallito…!

Dovete sapere, e forse da qualche parte già l’ho scritto, che ho un forno a legna enorme, perchè quando l’abbiamo comprato abbiamo deciso che, mentre c’eravamo.. tanto valeva fosse grande… nel grande ci sta il poco e l’assai… errore!! il maialino cuoce benissimo, anche diverse pizze, ma non un filone o due di pane.

Siccome la mia pm è nata soprattutto con la finalità di cuocere il pane nel forno a legna, era venuto il momento di provare.

Se impastavo solo un filone o due sarebbero usciti senza dubbio dei carboncini, e così giorni fa ho passato una mattinata intera ( 3 o 4 ore) ad impastare chili di farina (7 circa), chili di pm (non ricordo +bene, ma circa un paio) e litri di acqua (non ho impastatrice e  non la voglio.. non saprei dove metterla!)

ho fatto lievitare il tutto in 2 grossi catini, poi, quando la lievitazione era già a buon punto, con i catini rinfagottati in maglioli e coperte di pile, via in campagna (un km e mezzo da casa) dove, mentre il forno già era stato acceso da Guido e stava scaldando (probabilmente troppo…) ho fatto le forme e ho rimesso di nuovo a lievitare, di nuovo coperto con i soliti maglioni e il pile.

Il forno non ha il termometro (non sono ancora riuscita a procurarmelo), per cui, anche se avevo l’impressione che fosse ancora troppo caldo, quando il pane era già abbondantemente rilievitato, mi sono decisa ad infornare, con l’aggiunta anche di due teglione piene d’acqua per aumentare l’umidità (il pane era cmq poco..)

tempo 15′ era già abbronzato! Ho pazientato ancora un po’, ho provato a girarlo, ad avvicinarlo alla bocca del forno.. ma il risultato è stato terribile. Delle pagnotte pressochè nere, con una crosta di un paio di cm e crude dentro (nemmeno buone per le galline, si sarebbero rotte il becco..)

ma… chi la dura .. la vince,  spero proprio di poter postare al più presto la foto di un meraviglioso pane cotto in forno a legna


scalogni in agrodolce

10 lug 2009 | antipasti di verdura | Scrivi un commento

ed eccomi alle prese con le conserve! negli anni scorsi gli scalogni non mi erano ancora toccati e  in agrodolce ho sempre fatto le cipolle, tante cipolle, e non solo cipolline anche cipollotte, devo dire, con ottimi risultati..sono sempre state molto gradite

nei gli scorsi giorni, invece, mi sono vista recapitare delle belle cassette di scalogni,  bulbi profumati dal sapore meno intenso e + delicato della cipolla

allora, all’opera! devo dire che sono stata fortunata perchè  per pulirli sono stata aiutata da graditi ospiti..

cmq, ecco la ricetta (che vale anche per le cipolle)

per ogni chilogrammo di scalogni servono: 400 g di aceto (io ne metto 2/3 bianco e 1/3 rosso), 2 cucchiai d’olio extra vergine di oliva, 2 cucchiai di sale grosso, 2 cucchiai di  zucchero ed un po’ di pepe in grani

ho portato a bollore l’aceto con tutto il resto, quindi ho buttato in pentola gli scalogni partendo da quelli + grossi, e via via quelli un po’ + piccoli (io li ho scottati da 8′  a un  minuto e mezzo in base alla grandezza)

poi, subito, da caldi, li ho messi in vasi sterilizzati (io uso il forno a microonde), ho aggiunto delle erbe odorose (timo, origano) e grani di pepe nero, poi  ho riempito i vasetti  con l’aceto utilizzato per scottarli abbollore, li ho chiusi con tappi nuovi e capovolti fino a che non sono completamente freddati (come si fa con le marmellate)

ed eccone qua uno etichettato!

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